Umberto Buscioni, un artista libero, un amico

 

Ho scattato questa foto a Umberto Buscioni un po' di anni fa, insieme ad altri ritratti. Quando lo incontrai la prima volta, era già in là con gli anni ma a differenza di alcuni artisti della sua età non pontificava. Mi colpì la sua sensibilità, la sua dolcezza. Era un uomo riservato, gentile. Qualche tempo dopo, mi capitò, appunto, e con grande piacere, di fargli degli scatti che so gli piacquero molto e che riutilizzò in varie occasioni. Capii subito, frequentando il suo studio, di trovarmi di fronte ad un artista libero. Ricordo che fui colpito dal fatto che l'essere umano quasi non compare mai, se non in labili particolari di mani che spuntano qua e là. In realtà era il vento che mi sembrava essere il vero protagonista delle sue opere. Un vento silenzioso e garbato che è l'elemento che palesa la vita gonfiando le sue camicie, scompigliando le sue cravatte. Il suolo invece mi pareva essere terreno neutro la cui funzione è solo quella di accogliere gli unici oggetti (scarpe da ginnastiche, moto, etc..) che esprimono seppur indirettamente umanità. Osservare le grandi tele conservate nel suo studio, l'una sull'altra, l'una di fianco all'altra, era come viaggiare nel tempo, attraverso il mutare della sua arte...si sono affacciate progressivamente ombre che erano lontane dai colori pastello degli anni sessanta ed anche gli oggetti già trattati anni prima ha cominciato poi a dipingerli con tonalità più riflessive, più intime.

Quando parlava del suo lavoro Buscioni era capace di incantarmi con il garbo che gli era solito e con la sua delicatezza.

Pensavo che le nostre anime fossero "consonanti"...e so che continueranno a suonare insieme ancora adesso..perciò voglio cercare di non essere troppo triste oggi...un caro saluto ad un caro amico...

Dal 1980 al 1998 è stato titolare della Cattedra di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara. Alcune sue mostre hanno avuto luogo a Ferrara, Palazzo dei Diamanti, a New York, Museum of Modern Art, a Spoleto, Palazzo Racani-Arroni, a Firenze, Palazzo Pitti. Nel 1992 pubblica, per Passigli Editore, Glossario, con prefazione di Mario Luzi. 

Dalla seconda metà degli anni ottanta fu autore di numerose vetrate artistichee e nel 2012 ha ultimato il ciclo di monofore per la Chiesa di San Paolo di Pistoia. 

Lo scorso 1 dicembre 2018 è stata inaugurata la sua mostra "L'anima segreta delle cose" presso Palazzo Fabroni a Pistoia.

 

 




 

 

 

"Secret Affinities"

A journey between

nameless fascination

and mysterious

correspondences

 

 

  

 

Works exhibited in: 

 

  • 2020 Nagoya
  • 2018 Barberino di Mugello
  • 2018 Pistoia
  • 2018 La Spezia
  • 2016 La Spezia
  • 2016 Carmignano
  • 2016 Dolcè (VR)
  • 2016 Lastra a Signa
  • 2015 Prato
  • 2015 Rovereto
  • 2015 Viareggio
  • 2015 Florence
  • 2015 Paris
  • 2015 Florence
  • 2014 Marina di Pietrasanta
  • 2014 Pistoia
  • 2014 Empoli
  • 2014 Florence
  • 2013 Pistoia
  • 2012 Tokyo
  • 2012 Osaka

   


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