La luce artificiale

 

 


La direzione della luce e il livello di luminanza determinano il modo in cui la luce rivelerà ciò che viene fotografato. Se vogliamo, a differenza di una fonte di luce naturale, la luce artificiale ci offre la possibilità di un controllo maggiore nella resa dell'effetto desiderato.

La dimensione della sorgente luminosa, il livello di luminanza, la direzione della luce, e la distanza fisica della luce dal soggetto sono tutti elementi attraverso i quali possiamo controllare la luce artificiale. Mentre una sorgente di luce più grande sarà generalmente in grado di fornire una quantità più ampia e morbida di luce, una sorgente di luce minore, come un riflettore, concentrerà la luce in modo più netto producendo così zone molto luminose ed ombre piuttosto forti.

 

Quando si parla di luci artificiali ognuno dice la propria e se ne sentono di tutti i colori.

E probabilmente tutti hanno le loro buone ragioni per argomentare sulla base della loro esperienza.

Personalmente penso che ci sia poco di inutilizzabile, e che basti scegliere la soluzione giusta per ogni particolare situazione.

E’ vero per esempio che le luci fluorescenti hanno degli aspetti negativi da tenere in considerazione (ad es. gli elettroni stimolati dalla corrente muovendosi in modo alternato modificano continuamente il colore del tubo fluorescente e inoltre non avendo uno spettro continuo esse presentano una latitudine di posa ridotta e quindi colori piuttosto scuri e piuttosto chiari) ma non credo che siano sconsigliabili a prescindere.

Sento spesso la gente preoccuparsi del fatto che le luci al LED e le fluorescenti emettano luce di scarsa qualità rispetto alle lampade al tungsteno e trovo che ciò non sia proprio corretto. Con un po’ di regolazione, sia da un punto di vista estetico che da un punto di vista tecnico, queste luci funzionano alla grande.

E’ vero che le luci fluorescenti e quelle al LED non generano di solito la quantità di luce della maggior parte di quelle al tungsteno, e che quindi potrebbe essere necessario utilizzarne di più. In certi casi.....tali luci potrebbero non essere propriamente adatte per determinati usi.

Ricordiamoci però, anche, che le luci al tungsteno generano un calore cocente che può arrivare ad essere addirittura distruttivo per i soggetti, a meno che non li si voglia alla piastra.

Le fluorescenti sono più scomode da portarsi dietro e richiedono più tempo per essere messe a puntino rispetto alle luci al tungsteno. Quelle al LED sono più semplici e veloci.

 

Ognuno di questi lucenti strumenti presenta i suoi vantaggi ed i suoi svantaggi, perciò credo che lo strumento di lavoro giusto dipenderà molto dalle specifiche circostanze.

Per illuminare la zona di un’intervista “al volo”, potrebbero anche essere usati un paio di pannelli a LED. Per degli scatti in uno studio di piccole dimensioni tiriamo fuori i fluorescenti? Sperimentare è la chiave per trovare le proprie soluzioni…tutto il resto sono chiacchiere.

 



 







 

 

 

"Secret Affinities"

A journey between

nameless fascination

and mysterious

correspondences

 

 

  

 

Works exhibited in: 

 

  • 2020 Nagoya
  • 2018 Barberino di Mugello
  • 2018 Pistoia
  • 2018 La Spezia
  • 2016 La Spezia
  • 2016 Carmignano
  • 2016 Dolcè (VR)
  • 2016 Lastra a Signa
  • 2015 Prato
  • 2015 Rovereto
  • 2015 Viareggio
  • 2015 Florence
  • 2015 Paris
  • 2015 Florence
  • 2014 Marina di Pietrasanta
  • 2014 Pistoia
  • 2014 Empoli
  • 2014 Florence
  • 2013 Pistoia
  • 2012 Tokyo
  • 2012 Osaka

   


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