La direzione della luce e il livello di luminanza determinano il modo in cui la luce rivelerà ciò che viene fotografato. Se vogliamo, a differenza di una fonte di luce naturale, la luce artificiale ci offre la possibilità di un controllo maggiore nella resa dell'effetto desiderato.
La dimensione della sorgente luminosa, il livello di luminanza, la direzione della luce, e la distanza fisica della luce dal soggetto sono tutti elementi attraverso i quali possiamo controllare la luce artificiale. Mentre una sorgente di luce più grande sarà generalmente in grado di fornire una quantità più ampia e morbida di luce, una sorgente di luce minore, come un riflettore, concentrerà la luce in modo più netto producendo così zone molto luminose ed ombre piuttosto forti.
Quando si parla di luci artificiali ognuno dice la propria e se ne sentono di tutti i colori.
E probabilmente tutti hanno le loro buone ragioni per argomentare sulla base della loro esperienza.
Personalmente penso che ci sia poco di inutilizzabile, e che basti scegliere la soluzione giusta per ogni particolare situazione.
E’ vero per esempio che le luci fluorescenti hanno degli aspetti negativi da tenere in considerazione (ad es. gli elettroni stimolati dalla corrente muovendosi in modo alternato modificano continuamente il colore del tubo fluorescente e inoltre non avendo uno spettro continuo esse presentano una latitudine di posa ridotta e quindi colori piuttosto scuri e piuttosto chiari) ma non credo che siano sconsigliabili a prescindere.
Sento spesso la gente preoccuparsi del fatto che le luci al LED e le fluorescenti emettano luce di scarsa qualità rispetto alle lampade al tungsteno e trovo che ciò non sia proprio corretto. Con un po’ di regolazione, sia da un punto di vista estetico che da un punto di vista tecnico, queste luci funzionano alla grande.
E’ vero che le luci fluorescenti e quelle al LED non generano di solito la quantità di luce della maggior parte di quelle al tungsteno, e che quindi potrebbe essere necessario utilizzarne di più. In certi casi.....tali luci potrebbero non essere propriamente adatte per determinati usi.
Ricordiamoci però, anche, che le luci al tungsteno generano un calore cocente che può arrivare ad essere addirittura distruttivo per i soggetti, a meno che non li si voglia alla piastra.
Le fluorescenti sono più scomode da portarsi dietro e richiedono più tempo per essere messe a puntino rispetto alle luci al tungsteno. Quelle al LED sono più semplici e veloci.
Ognuno di questi lucenti strumenti presenta i suoi vantaggi ed i suoi svantaggi, perciò credo che lo strumento di lavoro giusto dipenderà molto dalle specifiche circostanze.
Per illuminare la zona di un’intervista “al volo”, potrebbero anche essere usati un paio di pannelli a LED. Per degli scatti in uno studio di piccole dimensioni tiriamo fuori i fluorescenti? Sperimentare è la chiave per trovare le proprie soluzioni…tutto il resto sono chiacchiere.