1- Guardare: usare gli occhi per osservare e ricordare.
    - Non copiare. Copiando in questa fase, il cervello collegherà ciò che si vede a ciò che si pensa di poter copiare. Ciò potrebbe infondere la falsa impressione di
    aver compreso quel movimento. Ecco come si formano le cattive abitudini.
    
 
    - Concentrarsi solo sul fatto di aver osservato con attenzione. Guardare ripetutamente il movimento. Possibilmente modificare l'angolazione ed il punto di
    osservazione.
    
 
    - Non analizzare. Non giudicare la qualità del movimento. 
    
 
    2- Ascoltare: usare le orecchie per ascoltare e ricordare.
    - Se si pensa di non aver sentito chiaramente, chiedere all'insegnante di ripetere.
    
 
    - Non giudicare ciò che si sente. Che si sia d'accordo o meno con il maestro, non importa in questa fase.
    
 
    - Non tentare di ascoltare ed eseguire allo stesso tempo. Se ci sono nuove parole o concetti, prenderne nota.
    
 
    3- Chiedere: chiedi al tuo insegnante di ripetere
    - Non chiedere perché. La risposta ai "perché" sarebbero troppo complesse in questa momento.
    
 
    4- Esercitarsi: usare il corpo per copiare ciò che si è visto e sentito.
    - Questa è la chiave. La capacità di vedere e ascoltare è un dono che si ha e che non è inferiore a quella degli altri, quindi non dubitare della proprie abilità in queste 2
    aree. Ma la capacità di "copiare" dipende invece anche dalle esperienze di vita. La capacità di ciascuno di copiare ciò che si è osservato è diversa. Non fidarsi solo di se stessi.
    
 
    - Se si riceve un appunto secondo il quale un nostro movimento sarebbe diverso da quello dell' insegnante, non cercare scuse. Sforzarsi di ascoltare. Ricordarsi che il potere di
    osservazione è un dono che, come dicevo, chiunque ha e che gli/le permette di vedere che il nostro movimento è diverso da quello dell'insegnante. Non ci sono abilità speciali in questo senso.
    
 
    - Provare per sapere cosa e come stiamo praticando. Registrarlo. Usare uno specchio. Farsi osservare da qualcun altro.
    
 
    - Quando ci alleniamo, non basarsi su ciò che si sente. Le nostre sensazioni non sono affidabili.
    
 
    5- Sperimentare: praticare il Tuishou. Sentire se le nostre azioni sono corrette.
    - Non utilizzare questo processo come banco di prova per vincere o perdere.
    
 
    - Lo scopo della sperimentazione è scoprire se siamo in grado di mantenere la stabilità, la padronanza del movimento, la coerenza con i principi durante il tuishou, come se ci stessimo
    allenando da soli. Per la maggior parte di noi, non importa come ci alleniamo o quanto ci alleniamo, le nostre azioni durante la pratica del tuishou saranno diverse da quella della forma.
    L'abilità starà nel modo in cui ci alleneremo e applicheremo ciò che alleniamo.
    
 
    6- Sintetizzare: imparare il tutto sulla base dei 5 punti precedenti.
    - Normalmente, c'è bisogno di una decina di anni (ma in realtà contano le ore!) prima di poter sintetizzare tutto ciò che hai imparato. Se si prova a fare una sintesi complessiva troppo
    presto, non faremo altro che perdere il nostro tempo!
    
 
    - Questo stadio costituisce una fusione di ciò che si è precedentemente imparato. Se non si è riusciti a completare adeguatamente i primi 5 punti dell'apprendimento, non esisterà nessuna
    sesta fase per il praticante.
    
 
     
     
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